
Il 21 giugno, la manifestazione nazionale contro il riarmo Stop Rearm Europe (https://stoprearm.org/), promossa da oltre 300 reti (tra cui Rete Pace e Disarmo), che ha visto la partecipazione di almeno 50.000 persone, è terminata davanti al Colosseo con un flash-mob (o “die-in”) in cui i presenti si sono sdraiati su delle lenzuola bianche mentre nell’area veniva diffuso l’audio realizzato da un ingegnere del suono palestinese elaborando i suoni delle bombe lanciate quotidianamente su Gaza.
Lo stesso flash-mob è diventato “Con i nostri corpi fermiamo la guerra globale” ed è stato replicato nei giorni successivi in altri luoghi (tra cui, il 24 giugno, nei pressi di Montecitorio).
Giovedì prossimo 17 luglio, alle 18,00, approderà a anche a Viterbo, in p.zza Plebiscito, davanti a Prefettura e Comune, per invitare il nostro governo a smettere di inviare armi a Israele, a impegnarsi per il cessate il fuoco in Palestina, a invertire rotta sul folle piano di riarmo europeo, e per invitare anche i nostri amministratori pubblici a fare la propria parte per fermare il genocidio, così come vorrebbe gran parte dei cittadini e cittadine che rappresentano.
Al flash mob seguiranno letture e interventi degli organizzatori e del pubblico.
Mentre un criminale di guerra — così definito dalla Corte Penale Internazionale — candida al Nobel per la pace il suo principale finanziatore, chi, per aver documentato con onestà – in qualità di relatrice speciale ONU sui diritti umani nei territori palestinesi occupati – quella che ha definito “economia del genocidio”, viene sanzionata personalmente proprio da quel finanziatore.
Di fronte a tutto questo, non possiamo abbandonare un popolo che ogni giorno vede morire i propri figli: le bombe, le ferite e la fame non vanno in ferie.
Il Tavolo per la pace di Viterbo per Stop Rearm Europe